Tra i documenti normativi, va in primo luogo ricordato il Piano Sanitario Nazionale 1998 2000 Un patto di Solidarietà per la salute, che tra gli OBIETTIVI DI SALUTE della parte I, pone al titolo V l'obiettivo di portare la sanità italiana in Europa, individuando le aree che dal punto di vista programmatorio, organizzativo e gestionale, richiedono, più di altre, uno sforzo di adeguamento al contesto ed al livello dell'Unione Europea. Tra queste aree è specificamente indicata la Riabilitazione e, tra l'altro, vi è esplicito riferimento alla necessità di attivazione in sede ospedaliera di reparti autonomi di Recupero e Rieducazione Funzionale dotati di posti letto, di Lungodegenze finalizzate anche al recupero funzionale e di Presidi di Alta Specialità Riabilitativa per Mielolesi e per gravi Traumi Cranio Encefalici e Cerebrolesioni acquisite. Viene inoltre ribadita la necessità di attivare circuiti riabilitativi finalizzati alla continuità ed efficacia assistenziale, stabilendo collegamenti organici tra prestazioni ospedaliere ed extraospedaliere e tra assistenza sanitaria e sociale. Tra gli obiettivi generali di questa area critica della riabilitazione il PSN indica specificatamente anche di articolare i livelli di intensità delle prestazioni tenuto conto della natura dei bisogni e pone tra gli obiettivi strumentali il riassetto complessivo del settore per quanto attiene alle funzioni riabilitative di tipo intensivo (in ambiente ospedaliero ed extraospedaliero), alle funzioni riabilitative intermedie di tipo estensivo e alla gestione della lungodegenza post auzie.
L'approvazione da parte della Conferenza Stato Regioni delle Linee Guida per le Attività di Riabilitazione risalente al maggio 1998 rappresenta certamente un altro fondamentale atto normativo, nel quale vengono fissati alcuni concetti fondamentali ripresi anche dal PSN 1998 2000 e che conviene qui ricordare. Innanzitutto nelle suddette Linee Guida si sono distinti due livelli assistenziali degli interventi sanitari di riabilitazione allorché si stabilisce che in relazione all'intensità e complessità delle attività sanitarie di riabilitazione e alla quantità e qualità di risorse assorbite, si individuano le :
A partire da questa ripartizione in due livelli di attività di riabilitazione, nelle Linee Guida vengono individuati i Livelli Organizzativi delle Strutture di Riabilitazione. Gli interventi di riabilitazione estensiva o intermedia sono erogati presso le seguenti Strutture pubbliche o private accreditate:
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